Come gestire la cicatrice da appendicite? E’ chiaro che dopo un intervento chirurgico bisogna stare attenti ad alcuni piccoli accorgimenti per non favorire eventuali infezioni della ferita, perché non sono pochi coloro che commettono diversi errori dopo l’operazione e il risultato che ne consegue non è dei migliori, poiché le complicanze possono rivelarsi anche importanti per certi versi.
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Vediamo dunque, qui di seguito alcuni utili consigli per prendersi cura della cicatrice da appendicite e quali trattamenti estetici considerare per migliorarne l’aspetto, in maniera tale che diventi quasi invisibile.
Cicatrice Aa Appendicite: Accorgimenti
1. L’operazione dell’appendicite è fondamentale
Una delle complicanze più comuni dopo l’operazione di appendicite è l’insorgenza di una eventuale infezione. Per eludere il problema è necessario lavarsi le mani accuratamente prima di procedere con la medicazione.
I medicamenti devono essere effettuati ogni giorno, inoltre la benda va cambiata quotidianamente. Se si dovesse attaccare alla ferita si può bagnare con un po’ di disinfettante o con un po’ di acqua tiepida, naturalmente questo discorso vige dopo 24 o 48 ore dall’intervento, salvo diverso parere del medico.

Le ferite chirurgiche vengono chiuse con punti riassorbibili o con delle graffette. Se il medico ha provveduto a mettere dei punti sulla zona interessata, dopo una settimana al massimo, verranno rimossi dallo stesso.
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Bisogna evitare di fare sforzi eccessivi dopo l’intervento perché si rischia di aprire la ferita.
Tra le altre accortezze importanti, è necessario monitorare di tanto in tanto la ferita in modo tale che diventi sempre più asciutta e non presenti pus, rossore, sanguinamento o gonfiore. Nel caso in cui si dovessero manifestare tali sintomi è necessario quanto prima rivolgersi al proprio medico.
2. Idratare la ferita dopo 15-20 giorni
Salvo diverso parere del medico, si potrà idratare la ferita dopo 2 o 3 settimane, perché ormai la cicatrice è ben sigillata, anche se bisogna sottolineare che questa fase si rivela ancora delicata, pertanto, oltre a procedere con l’idratazione occorrerà d’altro canto mantenerla pulita.
Per quanto riguarda l’idratazione occorre prediligere un olio a base di vitamina E ed eseguire leggeri massaggi due volte al giorno. In questo modo si evita l’insorgenza di eventuali cheloidi o cicatrici ipertrofiche.
Per accelerare il processo di cicatrizzazione il medico potrebbe anche prescrivere un gel o delle garze a base di silicone.
Prendersi cura della cicatrice da appendicite dopo 8 settimane
Qui inizia una nuova fase, la cicatrice è in piena maturazione e bisogna prendersene cura tutti i giorni con un rituale quotidiano, caratterizzato da idratazione e pulizia.
L’olio a base di vitamina E si rivela sempre utile, il medico può indicare alcune tecniche di massaggio più specifiche e leggermente più sinergiche per evitare aderenza o formazione di cheloidi o cicatrici ipertrofiche.
Le tecniche di massaggio sono un toccasana per la pelle perché eseguendo un rituale quotidiano, la cicatrice via, via diventerà piatta, liscia, più morbida.
Cicatrici ipertrofiche cosa fare
Nel caso in cui tutti questi accorgimenti non dovessero funzionare e si formano ugualmente delle cicatrici cheloide o ipetrofiche sulla zona interessata a questo punto il medico potrà prescrivere il trattamento più consono alla propria esigenza, tra laser terapia, radioterapia con basse dosi di radiazioni, pressoterapia o addirittura ricorrere alla chirurgia.
Cicatrice da appendicite trattamenti
E’ necessario sottolineare che sia la laser terapia che la pressoterapia, o radioterapia, non eliminano la cicatrice, ma la migliorano, stessa cosa dicasi per la chirurgia.

Prima di ricorrere ad un intervento chirurgico vero e proprio, il medico metterà in atto le soluzioni estetiche meno invasive (in linea di massima quelle menzionate in precedenza) volte a migliorare l’esito della cicatrice.
Da premettere inoltre, che occorrerà attendere almeno un anno, prima di procedere con un intervento di revisione.
Qual è il risultato che si ottiene con l’intervento di revisione della cicatrice da appendicite?
Il risultato varia da paziente a paziente e i fattori che determinano l’esito finale sono molteplici: il tipo di carnagione, l’estensione della cicatrice e via dicendo..
Il risultato sarà permanente e definitivo e verrà raggiunto dopo 1 anno dall’operazione.
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Costo
Il costo dell’intervento per appendicite è variabile, perché alla base ci sono diversi elementi da considerare, in linea di massima il prezzo oscilla tra i 1.000€ e i 10.000€. Attenzione però a chi ci si rivolge: la salute viene prima di tutto, per cui è bene non farsi raggirare da prezzi troppo bassi perché talvolta si possono nascondere delle insidie dietro l’angolo.
Visita Pre Operatoria
Dapprima si procede con un colloquio conoscitivo come in tutti gli interventi tipo addominoplastica in modo tale che lo specialista valuti attentamente tutto il quadro clinico del paziente e illustri in maniera dettagliata l’esito dell’operazione.
In base al risultato che si vorrà ottenere, il medico sceglierà il trattamento chirurgico più consono.
Prima dell’operazione prescriverà alcuni accorgimenti relativi all’alimentazione, all’assunzione di alcuni farmaci o sostanze alcoliche.
Generalmente la revisione della cicatrice viene eseguita in regime day hospital e in anestesia locale.
Qual è il decorso post-operatorio?
Allo scopo di ottenere il miglior risultato, lo specialista indicherà di volta in volta tutti i trattamenti che occorrerà mettere in atto.
La ripresa di una normale attività è fortemente correlata al tipo di intervento effettuato.
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