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La Ginecomastia: Intervento Al Seno Uomo

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Dicembre 12, 2020
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Alcuni uomini soffrono di una ghiandola mammaria eccessivamente sviluppata, con il risultato che l’aspetto è simile a quello di un seno femminile.

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Il termine corretto per indicare tutto questo seno maschile ginecomastia. Ovviamente a tutto questo esiste la soluzione ed è la riduzione seno e capezzolo uomo.

Prima però, approfondiamo un attimo il tema e vediamo cos’è la ginecomastia e quali sono le cause.

Cos’è la ginecomastia

La ginecomastia è un problema del quale effettivamente si parla poco e gli uomini spesso si guardano bene dal raccontarlo, ritenendolo motivo di vergogna avere un seno maschile sviluppato.

Un uomo con una ghiandola mammaria troppo sviluppata tende a vivere questo problema con imbarazzo, si sente insicuro e meno attrattivo agli occhi di una donna. Ecco allora che cerca di evitare i rapporti interpersonali per non esporsi troppo all’eventuale giudizio degli altri.

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La ginecomastia può essere di due tipi. Monolaterale o bilaterale, cioè può colpire o entrambi i seni maschili. Inizialmente si presenta con delle protuberanze sotto il capezzolo, le quali possono essere più o meno dolorose. Successivamente inizia a depositarsi il tessuto adiposo, aumentando anche il tessuto ghiandolare.

Con il relativo rigonfiamento che porta appunto ad avere un seno simile a quello femminile.

Le cause per cui si manifesta la ginecomastia possono essere diverse. Tra queste troviamo:

  • Assunzione di farmaci: in particolar modo gli steroidi anabolizzanti, i farmaci per l’HIV, quelli anti-androgeni e antidepressivi.
  • Patologie in corso: alcuni tipi di tumore possono provocare appunto il problema della ginecomastia. Così come l’ipogonadismo. Questo perché portano a degli importanti squilibri ormonali all’interno del corpo.
  • Cause genetiche: il problema si manifesta in via totalmente naturale e non per motivi esterni o di patologie in corso.

Sia quando si assumono farmaci o vi sono patologie in corso, il risultato è che gli estrogeni o il progesterone vengono coinvolti e portano alla crescita anomala del seno nell’uomo.

Quando vi è un eccesso di testosterone nella maggior parte dei casi si parla di pseudo ginecomastia puberale oppure questa si presenta a causa dell’assunzione di steroidi anabolizzanti.

Quando invece le cause sono genetiche o per via dell’assunzione di farmaci, allora è l’eccesso di estrogeni a provocare tutto questo.

Vi sono però altri due tipi di ginecomastia che possono essere rimorsi attraverso chirurgia plastica, quella vista fin’ora è definita dai medici come “vera”, nel senso che la causa è da rintracciare nell’eccessivo sviluppo del tessuto ghiandolare.

Altre volte può essere “mista”, perciò si vi è un sovra sviluppo della ghiandola, però dall’altra parte vi è anche una quantità eccessiva di adipe.

Infine vi è la ginecomastia “falsa”, dove la causa è semplicemente il troppo tessuto adiposo.

Intervento chirurgico Ginecomastia maschile

L’intervento per la riduzione del seno maschile come per la mastoplastica riduttiva per la donna è senza dubbio la soluzione risolutiva e definitiva al problema in questione, chiaramente attraverso uin buon chirurgo plastico, perché consente di rimuovere il tessuto mammario, l’adipe e l’ eccesso di tessuto.

In questo modo il torace dell’uomo dopo l’ intervento torna alla normalità e sparisce il motivo della vergogna.

L’uomo che sceglie di sottoporsi a questo intervento chirurgico di ginecomastia, lo può fare a qualsiasi età. Come però accade con l’ingrandimento e la riduzione del seno femminile, è meglio attendere che sia finita la fase puberale, durante la quale è normale che vi sia un aumento delle dimensioni del seno per poi tornare però allo stato originario.

Alcune volte però il medico potrebbe sconsigliare l’intervento. Questo accade nel caso della ginecomastia falsa, cioè quando vi è semplicemente una quantità eccessiva di adipe nella zona pettorale.

Qui la soluzione migliore è perdere peso per tornare ad avere un corpo tonico e informa. Lo stesso vale per chi assume farmaci anabolizzanti o grandi quantità di alcolici. Solitamente interrompendo l’assunzione, sparisce anche il problema.

Riduzione seno uomo

Il primo appuntamento con il medico consiste in una visita specialistica, durante la quale il chirurgo valuterà sia la forma che le dimensioni del seno, così come quella del capezzolo. Tutto questo al fine di studiare il tipo d’intervento e renderlo personalizzato in base al paziente, il quale potrà vedere quali sono le modifiche estetiche raggiungibili.

Prima di procedere con l’operazione di chirurgia estetica però, il chirurgo dovrà valutare le condizioni di salute per escludere problemi che potrebbero compromettere l’intervento. Tra questi troviamo i problemi relativi alla cicatrizzazione, la coagulazione del sangue e la pressione alta.

A questo punto il paziente riceve tutte le indicazioni necessarie per prepararsi all’intervento chirurgico. Il medico gli informerà quali cibi deve evitare per esempio e le regole relative all’assunzione di alcolici, farmaci e sigarette.

A questo punto viene decisa la data dell’intervento.

Esami pre intervento al seno uomo

Subito dopo la visita pre-operatoria di ginecomastia il chirurgo, il paziente dovrà eseguire una visita con l’anestesista e sottoporsi a degli esami di routine quali: sierologico, ecografia mammaria, elettrocardiogramma, azotemia, elettroliti etc.

Informazioni sull’anestesia: Solitamente il ginecologo opta per l’anestesia locale. Perciò il paziente resta sveglio per tutto il tempo dell’intervento, ma comunque senza sentire dolore. Alcune volte però può scegliere per l’anestesia generale, ma solo quando si tratta di un intervento di riduzione del seno maschile particolarmente importante e impegnativo. Prima dell’intervento il paziente deve sottoporsi a una visita con l’anestesista.

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Le incisioni: le cicatrici possono essere più o meno grandi, in base al fatto se si tratta di una piccola, media o grande operazione. Le cicatrici possono essere di due tipi. Ci sono quelle intorno all’areola e quelle che invece scendono in posizione verticale. Assumono in questo caso la incisione a T rovesciata.

Decorso post-operatorio: l’intervento ha una durata di circa una o due ore ed è indolore attraverso anestesia locale con sedazione. Per quanto riguarda la fase post operatoria, per le prime 48 ore occorre riposarsi e non fare sforzi. E’ normale che per questo periodo la zona sia dolente e gonfia, con lividi.

In alcuni casi potrebbero manifestarsi infezioni, sanguinamenti e alterazioni a livello della sensibilità del capezzolo, ma queste sono eventualità più rare. Già il terzo giorno è possibile riprendere una vita normale, meno che per attività faticose ed esposizione eccessiva a fonti di calore e umidità.

Dopo una settimana è possibile tornare a lavoro appena è stato tolto completamente il tessuto adiposo, purché non si svolga un’attività eccessivamente faticosa. Già dopo due settimane è possibile valutare di tornare a una vita completamente normale, compresa anche un’attività fisica moderata.

Costo ginecomastia

Il costo di intervento di Ginecomastia normalmente si aggira tra i 5000 e i 6000 euro. Tutto dipende però dalla complessità dell’operazione, il medico che opera e la struttura sanitaria alla quale si rivolge la persona.

I costi in realtà si aggirano intorno a quelli della riduzione del seno femminile. C’è da considerare poi diverse fattori.

Quando una persona si sottopone a questo tipo di intervento lo fa per via privata, perciò sono i singoli chirurgi estetici a stabilire il prezzo. Inoltre c’è da considerare che l’intervento di ginecomastia per un seno vale meno che per entrambi.

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Scritto Da MigliorChirurgo

Questo articolo è offerto dalla redazione di MigliorChirurgo.
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