Tra le varie tipologie strutturali è presente il naso a patata. Nei bambini è considerato un elemento che addolcisce il viso. Ma, nell’età adulta, viene ritenuto uno tra gli inestetismi del naso più frequente, un vero e proprio disagio estetico. Di seguito consigli, notizie e informazioni sulla rinoplastica.
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Com’è fatto un naso a patata?
A differenza di un naso perfetto o considerato tale – perché rientra negli standard estetici – quello a patata ha peculiarità differenti. La sua punta nasale è più larga e arrotondata, le ali nasali sono piuttosto evidenti e lo strato adiposo ha uno spessore consistente. Questo il motivo per il quale, le narici appaiano molto grandi.
A volte, anche il dorso è caratterizzato da inestetismi. Per tale ragione, qualora si scelga di avvalersi della rinoplastica (l’intervento chirurgico adoperato per correggere tali difetti), questa non interverrà solamente sulla punta, ma dovrà operare anche sulla struttura cartilaginea: la cosiddetta piramide nasale.
Utilizzando parole specifiche della medicina: il naso a patata è un’ipertrofia riferita alla cartilagine alare, ovvero la struttura cartilaginea che sorregge la punta nasale e le narici, la quale è soggetta ad una sproporzionata crescita.
Se il nostro immaginario collettivo sul naso alla francese ad esempio detiene un’unica variante del naso a patata, studi medici ed estetici lo possono smentire. Infatti, il naso a patata può assumere diversi aspetti:
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- A patata tradizionale con l’aggiunta di una prominenza sul dorso nasale.
- La punta ha la classica forma a patata, ma le ali nasali non sono larghe ed evidenti.
2 Curiosità sul naso in oggetto
La prima curiosità riguarda la nostra impronta genetica.
Ormai lo sappiamo: il DNA, per certi versi, è considerato il colpevole nella determinazione di alcune nostre peculiarità fisiche.
La dimostrazione è subito verificabile: se anche voi avete un naso a patata, potreste effettuare una ricerca all’interno dei componenti della famiglia. Trovereste sicuramente qualcuno con il vostro stesso naso.
Ma non è tutto. Studi scientifici hanno rilevato che alcune condizioni geografiche o climatiche possono influenzare l’anatomia nasale dei soggetti residenti in quel dato luogo.
Prendiamo per esempio gli abitanti delle zone fredde e secche. Questi posseggono un naso snello e a punta. Diversamente, possiamo constatare come, per le popolazioni che abitano le zone umide e calde come l’Africa, la fisionomia del naso assuma la famosa struttura a patata.
Perché? Secondo Darwin gli uomini adattano le loro conformazioni fisiche in relazione all’ambiente in cui vivono.
In effetti, nei luoghi molto caldi e umidi, in cui respirare diventa difficoltoso, i soggetti che vi abitano, tenderanno ad avere narici più larghe atte a consentire una maggiore immissione d’aria.
Svelato il mistero: le persone di colore hanno acquisito questa caratteristica fisiognomica per adattarsi ad un clima non particolarmente facile.
Seconda curiosità: l’origine del nome “naso a patata”.
Il termine con il quale si denomina questa particolare tipologia di naso, è caratterizzato da ambiguità.
Con lo stesso vocabolo, infatti, è possibile riferirsi – in maniera non appropriata – a uno stato di malattia del naso, denominato in medicina: “Rinofima”.
Il rinofima è un disturbo della cute nasale (un anomalo ingrossamento del naso) causato dalla presenza di una malattia dermatologica: “Rosacea”.
Naso a patata: 3 rimedi naturali
È risaputo: il make-up è diventato uno strumento non solo di bellezza, ma anche di aiuto, un rimedio naturale da impiegare quando la necessità di contrastare piccoli inestetismi diviene impellente.
Come fare per correggere il difetto di un naso come quello sopra esposto? Attraverso il gioco di luci e ombre, ovvero la tecnica del “Nose Contouring”. Vediamola.
Con l’ausilio di alcuni strumenti, è possibile modificare la forma del naso.
Ovviamente, questo particolare rimedio estetico è una soluzione “usa e getta”. Inutile dirlo: a contatto con l’acqua, perde la funzionalità.
Ottimo per un invito inaspettato a cena, perché in poco tempo e senza problemi può aiutarci a camuffare il difetto, ma va da sé che, in determinati contesti, è del tutto sconsigliato.
Ma torniamo al trucco. Cosa fare?
Innanzitutto dobbiamo attrezzarci di: un pennello piccolo per la sfumatura (per esempio quello utilizzato per stendere l’ombretto) e di uno per il blush. E ancora: un illuminante e un bronzer opaco (in riferimento al colore della nostra pelle, dovrà essere almeno più scuro di un paio di tonalità).
Come procedere? Occorre diminuire la larghezza del naso a patata per attribuirgli un aspetto più “slanciato”. Per tale ragione, si devono scurire sia le pareti laterali che le alette del naso.
In che modo? Andando ad illuminare sia la punta che la parte centrale.
In questo modo si creerà un effetto armonico valido anche per altre tipologie di naso come potrebbe essere un naso storto. Il naso, inoltre, apparirà più lungo che largo.
Il secondo rimedio naturale, all’apparenza può sembrare un po’ “forzato”, ma è conosciuto in letteratura. La scrittrice Louisa May Alcott, in effetti, lo riporta nel suo libro: “Piccole donne”.
Uno stratagemma vecchio stile adoperato dalle nostre nonne quando non c’erano alternative plausibili.
Per chi restasse incredulo, è confermata, in commercio, l’esistenza di un attrezzo da indossare, con costanza, per almeno 15 minuti al giorno. Ha la parvenza di una moletta e assolve il ruolo di “tutore estetico” perché, comprimendo il naso, va a tirare il tessuto cartilagineo di alcuni centimetri al mese.
Il costo della pseudo molletta, all’incirca di 50 euro, rende accessibile l’utilizzo.
Intervento al naso in chirurgia
Il terzo rimedio, infine, si riferisce ad una vera “ginnastica” per il naso. Attraverso piccoli e semplici esercizi è possibile “scolpire” la parte centrale del viso.
Con l’indice di entrambe le mani vanno premuti i lati del naso. Poi, dopo aver respirato con intensità, si deve esercitare una pressione sul fondo delle narici. La respirazione che segue, questa volta, dovrà essere meno energica. L’esercizio va ripetuto 4 volte al giorno, almeno in 10 riprese ciascuna.
Il corso “pilates per il naso” suggerisce un altro allenamento, utile per rinforzare i muscoli del naso. Vediamolo.
Unica azione da compiere: muovere il naso continuamente, per almeno 60 secondi, prima a destra e poi a sinistra, tenendo il viso fermo. L’operazione va ripetuta 3 volte al giorno.
Funzionano? Non lo possiamo garantire, ma provare non costa nulla. Almeno questa volta.
La Rinoplastica, infine, è l’intervento di chirurgia estetica più scelto per risolvere in modo definitivo il problema al naso.
In cosa consiste? Rimodella l’aspetto estetico del naso, ovvero modifica la conformazione della parte esterna, sia per difetti puramente estetici e sia per risolvere problemi funzionali legati alla respirazione.
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In genere, l’intervento viene effettuato solo sulla punta del naso, ma come anticipato all’inizio dell’articolo, può essere compiuta anche sulla struttura cartilaginea (piramide nasale) qualora il dorso presenti inestetismi.
Per concludere
Il naso a patata, come si è detto e differentemente ad un naso alla greca, ha peculiarità inerenti la dimensione delle cartilagini e lo spessore della pelle.
Lo specialista, al quale ci si rivolge quando si sceglie l’alternativa costituita dalla rinoplastica, deve essere in grado di determinare questo principale aspetto: capire quale delle due situazioni è oggetto d’intervento.
Questo per stabilire il grado di correzione da effettuare.
La chirurgia estetica, a riguardo, definisce parametri di soddisfacimento diversi a seconda che l’inestetismo si riferisca all’elemento cartilagineo o allo spessore della pelle.
Si tende a garantire maggiori risultati quando la componente che prevale è quella cartilaginea, mentre si assicura un esito minore quando è lo spessore della pelle a determinare l’inestetismo.
Effettuare un’analisi accurata della struttura anatomica del naso diviene importante quanto l’intervento chirurgico atto a realizzare la modifica richiesta.
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