In relazione al canone estetico, non esiste un naso perfetto uomo e donna, ma sono presenti dei parametri inerenti l’anatomia fisica che delineano, in modo preciso, quando un naso può avvicinarsi all’aggettivo perfetto.
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Affronteremo i criteri che caratterizzano l’ideale del naso ideale e le scelte compiute per ottenerlo.
Il naso perfetto qual’è?
“Non incontrerai mai due volti assolutamente identici. Ciascun volto è il simbolo della vita”.
Tahar Ben Jelloun esordiva con quest’affermazione, come dargli torto. La bellezza non segue un canone preciso, perché ciò che per una persona può apparire bello, per un’altra può assumere valore diverso.
La relatività non opera solo nella fisica, ma anche nei criteri che adottiamo per valutare la completezza estetica.
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Nell’articolo, verte il tema della perfezione del naso sia per l’uomo che per la donna.
Partiremo con l’analizzare la struttura “idonea” della piramide nasale come alzare la punta del naso – in virtù anche delle caratteristiche fisiche del volto – e capiremo quali tipologie rientrano nello schema del “canone estetico” e quali, invece, sono soggette ad inestetismi.
Andremo perciò ad evidenziare quei parametri anatomici anche a seconda dei tipi di naso adottati durante la prima visita preparatoria, indispensabili a realizzare un quadro generale della fisicità del naso.
La valutazione è lo strumento primario per capire, innanzitutto, se la scelta compiuta dal paziente – di avvalersi della rinoplastica – si basa su un reale inestetismo estetico.
Lo strumento valutativo serve poi da metro di misura per determinare quale procedura chirurgica privilegiare.
Come già evidenziato, non esiste per l’uomo e la donna, una definizione di naso perfetto. Questa constatazione deriva dal fatto che ogni persona è diversa dall’altra e di conseguenza un naso all’apparenza inestetico, può essere ritenuto “adatto” in funzione delle proporzioni del volto.
Per ipotesi: se il paziente, con una forma del viso allungata e larga, volesse correggere il proprio naso modificandone l’aspetto da grande a piccolo, il chirurgo potrebbe considerare l’opzione come una scelta da non eseguire.
La spiegazione risiede nei lineamenti del viso che, in realtà, richiedono una tipologia di naso proporzionata alla fisicità del volto stesso.
Lo abbiamo detto: questi aspetti valutativi caratterizzano il decorso di molte azioni, e poiché garantiscono obiettività e consapevolezza, divengono il metro di misura da adottare per stabilire, con cognizione di causa, quale sia il naso perfetto.
Naso ideale: 6 parametri estetici da considerare
I criteri che stabiliscono il naso perfetto per uomo o donna, in linea generale, la congenialità di un naso riguardano:
- La lunghezza
- La larghezza
- Il profilo
- La punta
- La base
- La proiezione della punta
La lunghezza del naso tipo un naso aquilino è spesso la parte del viso alla quale si attribuisce poca importanza, ma di fondamentale valore nel rapporto equilibrio-proporzione.
Come nel disegno artistico, si deve suddividere il volto in tre parti uguali. Il naso deve collocarsi, con precisione, nella parte centrale. Le labbra superiori – collocate nell’ultima parte del viso – sono posizionate a un terzo della distanza che assumono tra il mento e la base del naso. Questo fattore è indice di regolarità.
La larghezza del naso che può essere corretta anche con un filler al naso e altra componente importante da valutare, dovrebbe restare all’interno del bordo degli occhi. Per intenderci: l’occhio non dovrebbe superare la linea laterale che indica il cosiddetto “canto interno” degli occhi.
Il profilo del naso ideale non presenta prominenze ed è un poco scavato (all’indentro). L’avvallamento del dorso assume caratteristiche diverse: nell’uomo dovrebbe essere poco evidente, mentre nella donna dovrebbe raggiungere i 2 millimetri circa.
In estetica si definisce come profilo ideale quello che ha una punta più alta, rispetto al naso, di circa 1 o 2 centimetri.
La punta del naso viene prevista considerando l’angolo creato dalla linea di proiezione della punta stessa e il labbro superiore. La donna dovrebbe avere un angolo di 95° – 100°, mentre nell’uomo sarebbe meglio non superasse i 95°, con la punta leggermente sollevata.
La base del naso dovrebbe equiparare la forma di un triangolo equilatero: la dimensione della larghezza è uguale a quella della lunghezza delle ali nasali.
Inoltre, la lunghezza delle narici non dovrebbe superare i due terzi dell’altezza del triangolo (questo parametro è verificabile ponendo il viso disteso rivolto verso l’alto).
Infine, la proiezione della punta del naso determina la misura con la quale la punta stessa si distanzia dal viso. Come si calcola? Si individua in relazione alla lunghezza del naso, acquisendo come valore ideale il 67% della lunghezza stessa.
Curiosità: a seguito di una recente ricerca, alcuni chirurghi estetici hanno scoperto che un profilo perfetto è caratterizzato da un angolo di 106 gradi, tra la punta del naso rivolta in su e il labbro superiore.
Rinoplastica: scelta preferita per ottenere un naso perfetto
Come abbiamo potuto appurare, le proporzioni del viso hanno un compito fondamentale nella valutazione di un naso perfetto.
I criteri per un naso perfetto per donna spesso è considerato il naso alla francese con i quali viene attribuita questa caratteristica di avvenenza, rientrano nei parametri sopra esposti.
Ci pare doveroso ricordare che la bellezza – nello specifico quella relativa al naso ideale – seppure possa seguire determinati standard, resta comunque soggettiva e strettamente correlata a particolari equilibri fisici.
D’altra parte, in presenza di inestetismi al naso, il soggetto può scegliere di avvalersi di metodologie specifiche per la correzione.
La rinoplastica è l’intervento di chirurgia estetica atto a rimodellare il naso nella sua forma strutturale o funzionale (rinosettoplastica) quando oltre all’aspetto estetico si aggiungono ulteriori necessità: per esempio i disturbi della respirazione (setto nasale deviato).
L’intervento di rinoplastica, nella chirurgia estetica, è il più richiesto.
La componente psicologica gioca un ruolo importante: il naso, parte centrale e di immediato impatto visivo, è una componente determinate per l’aspetto estetico del viso.
Per tale ragione, le persone che sono soggette ad inestetismi al naso, scelgono più spesso di avvalersi della rinoplastica.
Intervento di rinoplastica: 2 modalità d’esecuzione
L’operazione di rinoplastica citata può essere eseguita con due tecniche: chiusa (endonasale) o aperta.
La prima opzione, quella relativa alla tecnica chiusa, è la più ricercata. Tramite due lievi incisioni, eseguite all’interno del naso, vengono rimodellate le componenti cartilaginea e ossea.
L’intervento ha diversi vantaggi:
- Non lascia cicatrici esterne
- La punta nasale subisce un trauma inferiore
- Il decorso post operatorio è breve (circa 8 mesi)
La tecnica aperta, invece, esegue il rimodellamento del naso tramite un’incisione nell’area che divide le due narici (columella) al fine di ottenere il completo scollamento della punta nasale.
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L’operazione consente al chirurgo di avere maggiore manualità durante la manovra chirurgica, consentendo anche una visione generale di ogni parte del naso.
Vantaggio e condizione sfavorevole della tecnica aperta:
- Poiché è previsto l’utilizzo di materiale autoctono – l’innesto nasale (un frammento di cartilagine prelevato dal setto nasale) – i rischi di rigetto sono del tutto assenti.
- Dopo l’operazione, può presentarsi una rigidità delle strutture nasali causata dagli innesti che vengono utilizzati per questa tipologia d’intervento, come appoggio alla punta.
L’alternativa alla chirurgia estetica per uomo e donna
L’intervento di rinoplastica è, a tutti gli effetti, una vera operazione. Chi opta per tale pratica è conscio sia dei benefici che dei rischi, a volte, derivanti. Esiste come alternativa la rinoplastica non chirurgica ma è totalmente un’altra tipologia di intervento e trattamento.
Un’alternativa all’intervento è il filler: sostanza a base di acido ialuronico o botulino con la quale riempiere limitate aree del viso.
Da quello che si evince, il filler è un rimedio temporaneo che può correggere solo gli inestetismi lievi e che richiede una professionalità e manualità quasi artistiche.
In effetti, queste sostanze vengono utilizzate perché, riempiendo le zone attorno al naso, possono cambiargli forma, consentendo un nuovo equilibrio al viso.
Diciamocelo: il naso perfetto non esiste ma ci si può avvicinare e finalmente, grazie all’evoluzione della chirurgia estetica, raggiungere questo traguardo di bellezza e aumentare l’autostima è possibile.
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