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Punti Di Sutura Riassorbibili

Punti Riassorbibili
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Marzo 29, 2021
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Marzo 29, 2021
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Oggigiorno la maggior parte delle ferite vengono chiuse con i punti di sutura riassorbibili perché presentano dei vantaggi non di poco conto.

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I punti riassorbibili vengono utilizzati dai medici per chiudere una ferita, un taglio, oppure una incisione chirurgica, in modo tale che guarisca velocemente, minimizzando il rischio di sanguinamento.

Come sono fatti i punti riassorbibili?

I materiali che vengono utilizzati per realizzare i punti riassorbibili sono diversi, tra i più comuni annoveriamo l’acido poliglicolico e l’acido polilattico. Nulla a che vedere con i fili di trazione o tutti i loro derivati.

Sono materiali altamente sicuri e raramente si possono manifestare delle infezioni sulla pelle.

Secondo una recente ricerca pare che i casi laddove si potrebbero manifestare delle infezioni con i punti riassorbibili, sono meno dell’1%. A volte può accadere di intravedere l’insorgenza di piccolissime vesciche, si tratta di una condizione del tutto normale e non c’è da preoccuparsi perché significa che, il corpo si sta liberando dei suddetti punti, espellendoli, anziché riassorbirli come comunemente avviene (questa condizione la vedremo nel prossimo paragrafo).

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Dopo quanto tempo i punti di sutura vengono riassorbiti?

Non esiste un’unica risposta perché sono tanti i fattori che possono incidere, tra questi annoveriamo:

  • Lo spessore del filo che viene utilizzato;
  • La zona dove i punti sono stati applicati;
  • Il materiale utilizzato per la realizzazione dei punti;
  • Le caratteristiche fisiche del paziente.

Solitamente il riassorbimento dei punti nell’organismo varia dai 40 giorni ai 200 giorni, trascorso tutto questo lasso di tempo, non ci sarà più alcuna traccia perché verranno completamente assorbiti dal corpo in modo naturale, lasciando spazio al tessuto connettivo.

Cosa fare se si intravedono i punti riassorbibili spuntare dalla ferita?

Talvolta può accadere che, i punti interni spuntano verso l’esterno e dunque si possono facilmente notare ad occhio nudo, oppure può accadere di notare una piccola infiammazione intorno alla ferita, questo perché l’organismo li sta rigettando in quanto vengono visti come corpi estranei.

La suddetta condizione favorisce la formazione e accumulo di liquido, che a primo impatto sembrerebbe un piccolo brufolo all’interno del quale invece, è contenuto del sangue o del pus, che varia in quest’ultimo caso, dal marrone al giallo.

Se dovesse manifestarsi questa situazione, non c’è da allarmarsi, perché i punti non influiscono assolutamente sull’esito della cicatrizzazione della ferita e poi non crea conseguenze a lungo termine.

Ad ogni modo, per ovviare alla suddetta problematica si può procedere in questo modo:

  • Disinfettare accuratamente la ferita con una garza e un disinfettante;
  • Cercare di mantenere la ferita asciutta e pulita;
  • Farsi visitare dal medico o dal chirurgo potrebbe rappresentare una buona idea così potrà rimuovere quel pezzetto di punto fastidioso sulla pelle. La rimozione non prevede alcun fastidio o dolore, ma la pratica è piuttosto veloce.

Chi invece è più esperto, può procedere da sé, utilizzando un paio di pinzette ed eseguendo una leggera trazione.

Quando il punto verrà completamente eliminato, non si intravederà più quel tipo di brufolo sulla ferita, ma scomparirà spontaneamente nel giro di qualche giorno.

I punti di sutura riassorbibili possono essere anche utilizzati dai dentisti dopo un impianto dentale o dopo la rimozione di un dente del giudizio o dopo un intervento alle gengive. In questo caso, il materiale che viene utilizzato ha uno spessore più grosso, pertanto i punti di sutura cadranno spontaneamente dopo 2 o 7 giorni dall’intervento.

Come gestire una ferita dopo l’intervento?

La gestione della ferita dopo l’intervento è molto semplice: dopo l’operazione verrà applicato un cerotto che dovrà essere cambiato ogni 3-4 giorni (salvo diversa prescrizione del proprio medico) passando un po’ di disinfettante direttamente sulla ferita..

Da precisare che le ferite non devono essere assolutamente bagnate. Se si fa la doccia devono essere ben coperte con un materiale impermeabile, per esempio la pellicola per alimenti, potrebbe rappresentare una buona soluzione.

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Trascorsi 10 giorni dall’intervento, le ferite potranno essere lavate sotto la doccia ma attenzione, il bagno non bisogna farlo così come le saune o bagni turchi. Una volta fatta la doccia, la ferita si dovrà asciugare accuratamente, disinfettarla a dovere e applicare nuovamente il cerotto.

Come capire se è presente una infezione sulla zona trattata?

Come è stato anticipato in precedenza, sono rari i casi di una infezione, tuttavia non è impossibile. Tra i vari indicatori a cui bisogna stare attenti per comprendere se è in corso una infezione sono i seguenti:

  • Rossore attorno alla ferita o ai punti;
  • Dolore;
  • Gonfiore;
  • L’area è molto calda al tatto, rispetto alla pelle normale.

E’ bene precisare che, un colorito leggermente rossastro o si avverte un po’ di fastidio o dolore, è del tutto normale, se invece oltre ai segnali appena evidenziati si sente un cattivo odore che fuoriesce dalla ferita o si manifesta febbre oppure si sentono i linfonodi ingrossati, in tal caso è in corso una infezione.

E’ doveroso contattare quanto prima il proprio medico di fiducia per mettere in atto un trattamento apposito.

Solitamente il medico prescrive degli impacchi caldi, oppure un trattamento antibiotico da assumere per via orale, o altri farmaci ancora.

Se si tratta di una condizione di lieve entità basterà seguire gli accorgimenti sopra riportati (pulire la ferita due volte al giorno con un disinfettante, mantenerla pulita e asciutta). Se invece dalla ferita comincia a fuoriuscire sanguinamento, bisogna sostituire il bendaggio con una garza pulita e applicare una leggera pressione sopra di essa, per bloccare la fuoriuscita, se nonostante questi accorgimenti la problematica non si risolve occorrerà quanto prima contattare il medico.

Punti di sutura riassorbibili quali sono i vantaggi?

Moltissimi sono i vantaggi che si possono conseguire grazie all’applicazione dei punti riassorbibili, tra i più importanti annoveriamo i seguenti:

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  • Non occorre toglierli perchè si riassorbiranno spontaneamente o nella maggiore delle ipotesi cadranno da soli;
  • E’ molto raro che si possano manifestare delle infezioni perché il materiale utilizzato è altamente sicuro e solitamente verrà assorbito sistematicamente dal corpo stesso.

Scritto Da MigliorChirurgo

Questo articolo è offerto dalla redazione di MigliorChirurgo.
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1 commento
  1. Raffaella

    Salve dottore due mesi fa mi è stato impiantato un neurostimolatore vertebrale solo che dalla mia ferita fuoriesce un punto che mi da un enorme fastidio. In ospedale mi dicono che sia tutto normale e che ci vorrà tempo per riassorbirsi solo che ogni giorno che passa il fastidio aumenta! Cosa può consigliarmi di fare? La ringrazio in anticipo e le invio cordiali saluti

    Rispondi

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