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Turbinoplastica: Intervento Ai Turbinati Convalescenza

Turbinoplastica
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Novembre 22, 2020
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Novembre 22, 2020
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La turbinoplastica è un’operazione chirurgica che viene eseguita in tutti quei pazienti in cui presentano un allargamento del turbinato nasale o un’ipertrofia dei turbinati.

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In una condizione normale, i turbinati  mantengono idratata la mucosa nasale oltre ad umidificare e riscaldare l’aria immessa con la respirazione.

Operazione turbinati: Come funziona

L’intervento ai tubrinati viene fatto solo se i turbinati aumentano di volume, la respirazione comincia ad essere difficoltosa, l’individuo respirerà con la bocca anziché con il naso e la sensazione sarà quella di avere il naso chiuso, tuttavia, si possono anche avvertire altri sintomi quali, mal di testa, alito cattivo, un eccesso di secrezioni, russamento, faringite o nei casi peggiori apnee del sonno.

La condizione di ipertrofia dei turbinati può dipendere da molteplici cause:

  • Fumo;
  • Allergie nasali;
  • Inalazione di alcune sostanze irritanti;
  • Impiego continuo e costante di vasocostrittori (gocce nasali);
  • Frequenti infezioni del naso o a carico dei seni paranasali;
  • Alcol;
  • Gli ormoni soprattutto durante la gravidanza o l’adolescenza.

Turbinoplastica inferiore

Solitamente chi presenta questo quadro clinico non occorre che si sottoponga alla turbinoplastica poiché appositi trattamenti come spray nasali a base di steroidi o antistaminici, oppure lavaggi nasali possono alleviare i sintomi appena sopra illustrati, ma se la condizione peggiora o comunque i rimedi utilizzati non apportano alcun beneficio, allora in tal caso il discorso cambia.

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Erroneamente a quanto si pensa, il rinofiller da solo non risolve i problemi respiratori, per curare adeguatamente le vie respiratorie occorre prendere in seria considerazione un’altra tecnica, quella della turbinoplastica.

La turbinoplastica è un intervento al naso che può essere eseguito attraverso l’utilizzo di diverse tecniche, anche se oggi viene largamente impiegata la tecnica mininvasiva  perché procura al paziente meno disagi post operatori rispetto a diversi anni fa.

Se in passato era solito sottoporre il paziente alla chirurgia tradizionale che prevedeva un ricovero di almeno 2 giorni e l’uso di anestesia generale apportando svantaggi non di poco conto come frequenti sanguinamenti post operatori, oggi le cose sono migliorate di gran lunga, l’intervento avviene mediante endoscopia. 

Intervento ai turbinati

La finalità dell’intervento di turbinoplastica è quella di ridurre il volume dei turbinati e consentire dunque il passaggio dell’aria. Infatti dire turbinoplastica o dire intervento ai turbinati è la solita cosa in quanto cicatrice è solo interna e grazie dunque all’operazione, il turbinato non tende più ad allargarsi.

Generalmente l’anestesia prevede un ricovero di 24 ore, la convalescenza dura all’incirca una settimana, possono essere inseriti dei tamponi dopo l’intervento, ma non è sempre necessario, questo dipenderà dal tipo di operazione che verrà eseguita (si può anche intervenire mediante l’impiego del laser a diodi o tramite bisturi a radiofrequenza).

Questo tipo di intervento non c’entra niente con alzare la punta del naso e similari ma è un intervento che punta a risolvere un problema respiratorio come anche similmente alla settoplastica.

In quest’ultimo caso, la turbinoplastica con radiofrequenze è una procedura di breve durata, può essere somministrato al paziente uno spray anestetico all’interno della cavità nasale in modo tale che non si agiti durante l’operazione, la durata è di  5-10 minuti per parte, non prevede l’impiego di tamponi nasali post intervento perché solitamente non si manifestano sanguinamenti.

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Il paziente viene controllato dopo 7 giorni. E’ bene precisare che, se sono previsti tamponi nasali, verranno rimossi il giorno successivo.

Solitamente, durante il periodo della convalescenza l’individuo potrebbe non avvertire alcun dolore ma notare una sorta di gonfiore che è del tutto normale, sentire invece il naso “tappato” simile al raffreddore è un sintomo che molti accusano possibile anche con la rinoplastica, la durata varia tra le 4 e le 6 settimane.

Rischi

Solitamente il rischio di complicanze nell’intervento ai turbinati è piuttosto basso, ma ciò non esclude che si possano manifestare alcuni sintomi post intervento:

  • Nausea;
  • Vomito;
  • Infezioni dovute alle medicazioni utilizzate;
  • Allergie ad alcuni farmaci appositi;
  • Può esserci un cambio del senso dell’olfatto;
  • Si può perdere sensibilità sulla pelle del naso.

Complicazioni

Si potrebbero manifestare altri rischi e complicazioni di turbinoplastica, quali:

  • Eccessivo sanguinamento dei turbinati: a seguito di operazioni chirurgiche si potrebbe verificare un eccessivo sanguinamento, ma questa problematica potrà essere risolta inserendo semplicemente dei tamponi nel naso.
  • Se poi malauguratamente il sanguinamento continua a manifestarsi bisognerà sottoporre il paziente ad anestesia generale per sigillare i vasi sanguigni;
  • Presenza di cicatrici tra il setto nasale e i turbinati: si può richiedere un’operazione di revisione, ma solitamente questa adesione non causa alcuna problematica all’individuo.

Intervento turbinati convalescenza

La convalescenza per l’intervento ai turbinati nonostante si tratti di un’operazione poco complessa è sempre opportuno attuare una serie di precauzioni post operatorio chirurgico, in modo tale da non favorire complicanze durante il periodo della convalescenza.

Se si eseguono lavori di ufficio si potrebbe tornare nuovamente a svolgere la propria funzione in pochi giorni ma sempre chiedendo consiglio al proprio medico di fiducia, per gli altri lavori è doveroso astenersi da ogni tipologia di incarico per almeno 1 o 2 settimane.

Per quanto riguarda l’allenamento fisico, anche in questo caso è opportuno non eseguire alcuna attività per almeno 4 settimane, è consigliabile seguire un regime alimentare equilibrato e un’igiene del naso corretta.

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Scritto Da MigliorChirurgo

Questo articolo è offerto dalla redazione di MigliorChirurgo.
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