Velashape è un trattamento non invasivo utilizzato per “scolpire” il corpo, specie in presenza di cellulite.
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Si basa sulla tecnologia di ultima generazione, denominata “Elos”, che adotta l’unione del laser infrarosso con il massaggio meccanico (aspirazione vacuum). Scopriamone i dettagli.
Che cos’è il Velashape?
Nella breve descrizione iniziale, abbiamo appreso che il velashape è una innovativa tecnica non invasiva – perché non ricorre all’intervento chirurgico – nata per rimodellare il corpo e, nello specifico, diminuire la cellulite e gli inestetismi da questa provocati. Un esempio: ridonare tono alla pelle.
Ma in cosa consiste il procedimento? Il velashape è un’apparecchiatura medica – riconosciuta sia dalla Comunità Europea che dall’ente governativo statunitense (FDA), organo che si prodiga per la regolamentazione dei materiali farmaceutici e alimentari – capace di eliminare senza dolore le adiposità del corpo.
Attenzione: da quanto illustrato, si evince che il velashape sia un trattamento di medicina estetica non chirurgica, che funziona – come detto – per merito della combinazione di radiofrequenza, infrarossi e cellule adipose riscaldate.
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Da non confondere con il Velasmooth, altro macchinario utilizzato in ambito estetico. A differenza di quest’ultimo, il velashape è rinomato per la propria potenza: addirittura cinque volte superiore a quella del Velasmooth.
Le 4 caratteristiche della nuova tecnologia
Per capire la potenzialità del velashape, in sintesi elenchiamo le peculiarità:
- La radiofrequenza bipolare – consiste in due elettrodi attivi che, essendo collocati a breve distanza nel manipolo, riescono a trattare completamente l’area – raggiunge una profondità di 20 millimetri.
- La luce infrarossi può scaldare il tessuto fino a 3 millimetri di profondità.
- Il Vacuum assicurando una costante energia, drena il tessuto adiposo e lo mette in moto verso il sistema linfatico.
- Il drenaggio linfatico, come è capibile, attraverso il maneggiamento meccanico, migliora e riduce l’adipe.
E’ un trattamento estetico che come la criolipolisi può essere eseguito sia da chirurghi plastici sia da medici estetici.
Come si utilizza il Velashape: solo 2 azioni da compiere
L’utilizzo è di una semplicità estrema.
- Per prima cosa si applica un gel con funzione conduttiva sulla zona interessata dalle adiposità.
- Poi, nell’area da trattare, si passano i rulli costituenti il macchinario. Questi, attraverso un rilassante massaggio, originano calore, inducendo la stimolazione delle cellule e la relativa eliminazione dell’adiposità in eccesso.
Recensione di cosa avviene alla pelle?
Attraverso l’impiego di tale tecnica, come accennato, è possibile produrre un riscaldamento dei tessuti – raggiungendo fino i 15 cm di profondità – che, in aggiunta alla potenzialità del sistema di assorbimento, aiuta la pelle ad essere meno flaccida.
In sintesi: tramite l’utilizzo del velashape, si sciolgono le cellule adipose e si favorisce una migliore circolazione del sangue. Non solo. Si incoraggia la generazione del collagene – proteina essenziale per i tessuti connettivi – e lo scolo linfatico.
Studi specifici, inerenti l’impiego del velashape, hanno evidenziato ottimi risultati: pelle tonica ed elastica, diminuzione della circonferenza fino a 4 centimetri.
Il trattamento a volte visto insieme all’ Emsculpt può essere effettuato durante l’arco dell’anno, anche nei mesi estivi, per un numero di sedute che varia da soggetto a soggetto, anche se, nella prassi ci si deve sottoporre, almeno, ad una decina di sessioni.
A chi è rivolta la tecnica del velashape?
Poiché la terapia oggetto dell’articolo non è un intervento chirurgico che preveda incisioni o che impieghi anestesia, è priva di effetti collaterali.
Per tale ragione può essere indicata soprattutto per quelle persone che hanno scelto di sottoporsi ad un intervento di liposuzione, e che ora, necessitano di migliorare la tonicità della pelle, o per le donne in fase post gravidanza che hanno bisogno di contrastare addominali rilassati.
Pur non presentando effetti collaterali, il velashape è sconsigliato per:
- Persone cardiopatiche.
- Donna in stato di gravidanza e allattamento.
- Persone con malattie autoimmuni.
- Soggetti con vene varicose.
- Chi desidera utilizzare il macchinario in zone in cui sono evidenti tatuaggi.
- Chi presenta uno stato di cicatrizzazione non nella norma.
- Persone affette da HIV.
- Soggetti ai quali, una settimana prima, è stato eseguito il trattamento di peeling.
- Pazienti con protesi o placche di metallo.
A chi rivolgersi per il trattamento?
Come già accennato, il velashape è una tecnica autorizzata dalla Comunità Europea e dalla FDA americana. Per questo, ci si può rivolgere sia ai centri estetici che alle cliniche specializzate in chirurgia estetica.
Fondamentale è accertarsi che il personale a cui scegliamo di rivolgerci sia preparato in merito a questa procedura e abbia specifiche autorizzazioni rilasciate per esercitare il trattamento velashape.
Un ottimo consiglio è quello di consultare l’albo dei medici chirurghi per scegliere in modo consapevole e sicuro. Inoltre, è anche positivo effettuare una ricerca online, andando a leggere le recensioni dichiarate da chi, prima di noi, si è rivolto a quel determinato centro o professionista.
Quanto durano gli effetti ottenuti?
Dobbiamo ricordare che i miracoli, in ambito estetico, non sono garantiti. Tuttavia, possiamo riscontrare benefici e miglioramenti. Nello specifico del trattamento eseguito con velashape, i primi risultati – misurabili in un tempo prolungato – sono constatabili già dopo la quarta seduta.
Per un effetto costante, tuttavia, sono necessarie almeno 10 sessioni.
Poiché il procedimento, come più volte sottolineato, non è invasivo, viene considerato come curativo e indolore. È possibile, a tale scopo, intervenire su diverse zone: fianchi, braccia, glutei, addome, etc.
E’ un trattamento estetico poco invasivo, molto meno di un botox alla fronte o di un intervento vero e proprio chirurgico.
Si parla di obiettivi credibili perché facilmente raggiungibili. Questo grazie al riscaldamento del tessuto adiposo (la temperatura aumenta quasi di 45°) che permette anche quello del collagene.
Effetti collaterali
Poiché il velashape interagisce solo sulle cellule adipose, non aggredisce i tessuti vicini, neppure quelli nervosi. Per tale ragione è considerato un metodo sicuro e non presenta controindicazioni.
Ricordiamo inoltre che la tecnica in esame non prevede la prescrizione di farmaci o precauzioni: un altro punto a favore.
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Non sono specificati rischi. L’unico fattore da evidenziare è legato alla possibilità di avvertire, nella zona trattata, una sensazione di calore. Talvolta, l’area presenta anche arrossamento.
Come visto in diversi trattamenti e interventi come per rifarsi il seno in chirurgia, non sono presenti particolari effetti collaterali, ma ci sentiamo di dare alcuni consigli:
- Dopo il trattamento, bere molta acqua.
- Anche se si percepisce calore, non raffreddare l’area interessata per almeno 6 ore dopo il trattamento.
- Non allarmarsi in presenza di qualche ecchimosi, sono del tutto normali.
- Seguire una dieta equilibrata diviene fondamentale. Questa non deve comprendere: zuccheri, alcool, grassi. È possibile chiedere suggerimenti allo specialista.
- La tintarella, inutile ribadirlo, è da evitare, almeno fino a 48 ore dopo essersi avvalsi della tecnica velashape.
Quanto costa? Prezzi?
Come per ogni trattamento estetico, anche il costo per il velashape e prezzo è soggetto a modifiche, sia in funzione delle aree da trattare e da quante sedute sono necessarie, che per la scelta del centro a cui ci si vuole rivolgere.
In linea di massima possiamo stilare una media:
- Visita preliminare: da 50 € a 100 € circa
- Visita di controllo: da 40 € a 80 € circa
- Trattamento per rimodellare una zona del corpo: 100 € – 120€ circa
- Trattamento per ridurre l’addome: 50 € circa
- Trattamento per ridurre i fianchi: 50 – 60 € circa
- Trattamento completo di 10 sedute: 1000 – 1200 € circa
In conclusione
Gli inestetismi del corpo, in modo specifico le adiposità localizzate, possono indurre il soggetto a provare sensazioni di disagio. Le nuove tecnologie estetiche, come quella indicata nel presente articolo, possono aiutare a contrastare questo fastidioso problema.
Seguire una sana ed equilibrata dieta, in aggiunta ad una corretta pratica fisica, è la prima soluzione da considerare, ma qualora non sia sufficiente, è possibile ricorrere a trattamenti alternativi e d’aiuto.
L’opzione presentata deve essere sempre percepita come scelta libera, ma a differenza del passato, può garantire un’efficacia e sicurezza che i romani avrebbero espresso con il detto: “ad maiora”.
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