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Verruche Appena Nate: Come Capire L’Inizio

Verruche Appena Nate
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Luglio 20, 2021
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Luglio 20, 2021
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 Le verruche appena nateescrescenze cutanee di piccole dimensioni ma come è fatta un inizio di una verruca? – sono molto comuni e colpiscono individui di ogni età. Tuttavia, la categoria più interessata è quella dei bambini con un culmine tra i 10 e i 15 anni. In cosa consistono? Quali cause le determinano? Di seguito indicazioni e consigli utili.

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Cosa sono le verruche? 4 classificazioni

Sono neoformazioni cutanee di natura benigna e di origine virale. Solitamente raggiungono piccole dimensioni, hanno un colore che varia dal grigio al giallo, forma irregolare e variabile e il proprio strato corneo che subisce un aumento dello spessore.

Le verruche comuni sono generate da un’infezione causata dal Papillomavirus, denominato anche HPV (Human Papilloma Virus), e sono presenti su mani, piante dei piedi, viso, a livello inguinale e sul contorno ungueale.

Gli HPV sono dei virus con DNA a doppia elica, in parole semplici: hanno la capacità di assimilarsi con il genoma delle cellule da qui come capire quando una verruca è morta, procurando modifiche alle cellule contagiate. Per quanto concerne la cute e le mucose, questi virus accrescono la diffusione delle cellule, formando le verruche.

Le escrescenze suddette sono classificate in:

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  • Verruche volgari (dette anche comuni o porri), come riportato, sono le verruche che interessano generalmente le zone del viso da qui verruca al labbro per esempio (mucosa nasale e orale comprese), mani e piedi.
  • Verruche piane (o giovanili) sono le più numerose, frequentemente asintomatiche (e per tale ragione non vengono immediatamente diagnosticate), hanno dimensioni limitate e compaiono sul viso e sul dorso delle mani.
  • Verruche plantari si collocano sulla pianta del piede.
  • Verruche a mosaico sono piccole croste, bianche, vicine tra loro. Si trovano, prettamente, al di sotto delle dita dei piedi o sulla pianta degli stessi. A differenza di quelle plantari non sono dolorose perché piatte.
  • Condilomi (o verruche genitali e perianali).

Come capire se è una verruca?

La causa principale, come ovvio, è la trasmissione del virus – sopra descritto – mediante contatto diretto: quando inconsapevolmente si sfiora un’altra verruca.

L’alternativa si palesa attraverso il contatto indiretto, il quale può avvenire per svariati motivi anche senza basarsi sulla forma del naso che sia un naso alla francese o altro: frequentando luoghi pubblici come piscine o docce, o tramite rapporti sessuali non protetti – da questi possono scaturire i condilomi.

Il contagio, ad ogni modo, si diffonde quando sulla pelle o sulle mucose è presente un trauma di entità minima, associato – per la maggiore – ad una bassa difesa immunitaria o ad una carente igiene personale, o ancora all’uso comune di determinati oggetti.

Sintomi: dolorose o asintomatiche?

Come accennato nel paragrafo precedente e hyaluron pen, le verruche presenti nel palmo delle mani, spesso, sono asintomatiche e provocano, al massimo, un po’ di prurito.

Le verruche sui piedi, invece, poiché collocate nelle zone di appoggio e tendenti ad assumere dimensioni maggiori rispetto alle altre, possono essere molto dolorose, compromettendo anche una corretta deambulazione.

Inoltre, capita che si estendano fino a configurare in una placca – tecnicamente denominata “mirmecia” – o ad assumere un aspetto a mosaico, questo dovuto alla crescita in profondità della verruca.

Sul viso può presentarsi quello che a volte viene definito neo verrucoso al contrario, le verruche si manifestano come filiformi, ovvero papule molto piccole, ma con andamento lineare per via dell’auto contaminazione. Arrecano solo un lieve dolore.

Infine, i condilomi poiché posizionati sui genitali, hanno una tendenza più proliferativa, arrivando a formare, a volte, le cosiddette “creste di gallo”. Solitamente non sono dolorose, ma possono causare arrossamento, prurito e sanguinamento.

Quali rischi insorgono?

Le verruche volgari (o comuni), presenti su mani e piedi, non provocano rischi trasformabili in componenti tumorali.

La situazione cambia per i condilomi localizzati nell’area genitale per i quali insorge preoccupazione.

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Il rischio più elevato consiste nella recidiva. In effetti, da un’analisi effettuata, si è verificato che la metà dei casi è stata soggetta a una nuova presenza di verruche.

L’eventualità di una ricomparsa è dovuta sia alla presenza di lesioni non individuate altamente sconsigliato fare qualsiasi tipo botox labbra durante tale periodo (e per il fatto di non essere state diagnosticate, non sono state trattate) e sia alla prolungata incubazione. Non solo. La percentuale di recidiva è elevata anche in quei soggetti immunodepressi.

Come curare le verruche: prevenzione e trattamenti

In riferimento alla probabilità di una recidiva, ancor prima di parlare di cura, è doveroso sottolineare l’importanza della prevenzione: strumento basilare per contrastare la diffusione della verruca.

Come attuarla? Di seguito alcune indicazioni valide:

  • Proteggere la cute attraverso una corretta igiene personale. Sembra banale, ma è la prima azione da compiere. Difatti, se la pelle non presenta ferite ed è adeguatamente idratata, la comparsa di verruche è pressoché inesistente.
  • Evitare il contatto diretto con le verruche già insorte, nostre e degli altri, allo scopo di delimitarne la diffusione.
  • Porre attenzione alla condivisione di alcuni oggetti, come salviette, ciabatte, strumenti per la cura della persona.
  • Utilizzare solo ciabatte o infradito personali, soprattutto in luoghi pubblici come piscine e palestre.

La cura, invece, viene eseguita attraverso alcune terapie diverse a seconda del tipo di verruca, della profondità raggiunta, della posizione, e dell’estensione.

Molte verruche non necessitano di trattamenti perché si ritirano spontaneamente (nei bambini con facilità, mentre negli adulti è più lenta), ma in linea generale e in relazione alla tempistica estesa (da uno a cinque anni) vengono curate rivalendosi delle seguenti metodologie:

  • Con il peeling chimico che prevede l’impiego di pomate a base di acido salicilico, una soluzione capace di abbattere la cheratina.
  • Tramite elettro cauterizzazione (la verruca viene bruciata) e cutterage, ovvero con l’utilizzo di uno strumento detto “Curette” (adoperato per quelle verruche non presenti nella zona genitale) che raschia ed elimina la verruca.
  • Attraverso la crioterapia (scelta laddove si manifesti una situazione più difficile) – congelamento tramite azoto liquido.
  • Con la terapia detta Fotodinamica – consistente in un fotosensibilizzante (ovvero qualsiasi sostanza che, assunta o applicata sull’area interessata, è in grado di incrementare la sensibilità della pelle alla luce).
  • Per via della Cantaridina – tintura a base di cantaridina – che procura vescicole al di sotto della verruca, la quale, nel giro di una settimana, verrà rimossa perché estinta.
  • Tramite la Bleomicina – l’iniezione di un farmaco anti-cancro, la Bleomicina appunto – che tuttavia causa molto dolore ed effetti collaterali (per esempio la caduta delle unghie).
  • Attraverso l’immunoterapia – un trattamento che si avvale della stimolazione diretta del sistema immunitario. È adoperato per quelle verruche resistenti alle terapie. Il farmaco provoca una reazione allergica attorno alle escrescenze e, successivamente, causa l’eliminazione delle stesse.
  • Per le verruche ai genitali si opta per la Podofilina (estratto vegetale) da applicare all’area soggetta al problema, oppure per l’ago elettrico.
  • In casi rari, ci si avvale della chirurgia tramite laser CO2. Questa procedura, poiché invasiva, richiedente anestesia locale, non definitiva (potrebbe insorgere la recidiva) e con decorso post operatorio prolungato, è poco praticata.

Conclusioni

Da quello che si evince, per quanto riguarda le verruche appena nate, è fondamentale attuare una corretta prevenzione, seguendo i suggerimenti riportati nel presente articolo. Questo per ovviare al problema di una recidiva che, spesso, neppure una cura mirata riesce a debellare.

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Scritto Da MigliorChirurgo

Questo articolo è offerto dalla redazione di MigliorChirurgo.
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